Provincia di Vibo Valentia, convocata la Conferenza dei sindaci e dei servizi per discutere di manutenzione straordinaria delle strade e difesa del suolo

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28/04/2014

Provincia di Vibo Valentia, convocata la Conferenza dei sindaci e dei servizi per discutere di  manutenzione straordinaria delle strade e difesa del suolo
Manutenzione straordinaria delle strade provinciali ed elaborazione e stesura del protocollo d’intesa inerente le specifiche modalità d’intervento. Questi i principali punti all’ordine del giorno della Conferenza dei sindaci del Vibonese, convocata per mercoledì 30 aprile, alle ore 12, nella sala del Consiglio provinciale, dal Commissario straordinario della Provincia di Vibo Valentia Mario Ciclosi
Sempre nella stessa mattinata, al fine di verificare la possibilità di concordare il  programma relativo alla modalità di intervento ed applicazione del redigendo Regolamento provinciale in materia di difesa del suolo, il Commissario straordinario ha organizzato la Conferenza dei servizi alla quale, oltre ai sindaci del territorio Vibonese, sono stati invitati anche i responsabili del Corpo forestale dello Stato, dell’Azienda forestale della Regione Calabria, dell’Autorità di bacino regionale, del Consorzio di bonifica Marepotamo, nonché tutte le associazioni agricole di categoria.  
In attuazione dei compiti istituzionali dati alle Province dalla legge di riforma delle autonomie locali e nel quadro della programmazione in materia di difesa del suolo, il regolamento riveste, infatti, particolare importanza in quanto deve: definire le modalità per conservare e ripristinare condizioni di stabilità dei suoli agricoli; promuovere, tra gli operatori del settore e le organizzazioni di categoria, le corrette modalità di conduzione e tenuta dei fondi agricoli; individuare, in rapporto agli ambiti di intervento, le modalità di applicazione delle norme del nuovo codice della strada in materia di alberature e siepi stradali; indicare le modalità per conservare e ripristinare le condizioni di stabilità dei suoli agricoli, utilizzando ove possibile le tecniche dell’ingegneria naturalistica e, comunque, le tipologie di intervento meno invasive dal punto di vista paesaggistico-ambientale; garantire la non contraddittorietà e quindi le opportune sinergie fra i diversi soggetti pubblici e privati che intervengono direttamente o indirettamente sul territorio con opere, lavori e servizi significativi per gli aspetti riguardanti la prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico.
 

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