Occupazione simbolica delle Province, il presidente Niglia esprime solidarietà ai dipendenti

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07/01/2015

Occupazione simbolica delle Province, il presidente Niglia esprime solidarietà ai dipendenti

«In questa fase così delicata per tutte le Province, ed in particolare per la nostra, che vive da mesi una situazione drammatica per via del dissesto finanziario, voglio esprimere la mia vicinanza ai lavoratori che, in questi giorni, si sono mobilitati democraticamente ed hanno  occupato simbolicamente l’Ente».

Questo il pensiero che il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, ha rivolto, in questo momento di grande difficoltà, ai propri dipendenti.

«Per quel che mi riguarda - ha aggiunto Niglia - sto facendo tutto quello che rientra nelle mie prerogative per andare incontro alle legittime esigenze del personale e tentare insieme a loro di risollevare le sorti di un Ente, che reputo fondamentale per le dinamiche di crescita e di sviluppo di tutto il territorio  Vibonese. In questa direzione - ha messo in evidenza il presidente della Provincia di Vibo - rientra anche l’intervento fatto, in sintonia con il presidente dell’Unione delle Province Italiane (UPI) Alessandro Pastacci, nel corso dell’ultima Conferenza Stato Citta ed autonomie locali, tenutasi a Roma, sotto la presidenza del ministro Maria Carmela Lanzetta, alla quale ha partecipato anche il neo governatore della Calabria, Mario Oliverio. Sono stato eletto presidente da poco più di due mesi, - ha evidenziato Niglia - in questo breve periodo, però, ho avuto modo di constatare e apprezzare la professionalità dei dipendenti della Provincia di Vibo. È grazie alla loro serietà e al loro spirito di abnegazione, che l’Ente, nonostante lo stato di default nel quale si trova, è riuscito, in diverse circostanze, a garantire un minimo di servizi ai cittadini vibonesi. Ecco perché - ha concluso Niglia - in questa fase di mobilitazione democratica dei dipendenti, a difesa della Provincia di Vibo e della loro stessa dignità di lavoratori, non posso che esprimere loro la mia solidarietà e la mia sentita vicinanza».     

 

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