«I tagli imposti dalla Legge di stabilità sono un colpo al cuore alle Province». Il presidente Niglia critico con il Governo nazionale

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07/01/2015

«I tagli imposti dalla Legge di stabilità sono un colpo al cuore alle Province». Il presidente Niglia critico con il Governo nazionale

«I tagli imposti dalla legge di stabilità sono un fatale colpo al cuore alle Province». Non usa mezzi termini il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, riguardo ai recenti provvedimenti legislativi approvati, che penalizzano pesantemente le   Amministrazioni provinciali. Enti che saranno costretti, già nel 2015, a versare nella casse dello Stato un miliardo di euro.  

«La situazione è oramai divenuta insostenibile. I tagli, considerevoli e iniqui, che ci sono stati imposti - sostiene il presidente Niglia - pregiudicheranno, a breve, l’erogazione di servizi essenziali ai cittadini. Non saremo più in grado di espletare le funzioni che ci competono in settori fondamentali come la viabilità e l’edilizia scolastica. Nel Vibonese - mette in evidenza Andrea Niglia - riusciremo ancora per circa un mese a garantire ai nostri studenti il riscaldamento delle aule. Dopodiché, probabilmente, se l’inverno continuerà ad essere così rigido, molte scuole del territorio saranno costrette a chiudere. Le nostre strade sono ridotte ad un colabrodo e interventi di natura straordinaria su molte arterie importanti urgono da diversi mesi. In gioco non c’è la semplice viabilità ma la sicurezza minima che un Paese civile deve assicurare ai propri cittadini a garanzia della loro incolumità. Non siamo più nelle condizioni di garantire il trasporto ai disabili e nessun finanziamento a musei e biblioteche provinciali. Quei pochi servizi che ancora stiamo erogando ai cittadini vibonesi - è bene sottolinearlo - si devono, in buona parte, al senso di responsabilità e allo spirito di abnegazione del personale dipendente, al quale non siamo riusciti ancora a pagare la tredicesima ed il mese di dicembre. Se a ciò si aggiunge - come evidenziato dallo stesso presidente dell’Unione delle Province Italiane (UPI), Alessandro Pastacci, - la problematica inerente la stessa tenuta dei bilanci provinciali e la complessa operazione di ricollocazione del personale, il quadro che abbiamo davanti  - conclude il presidente della Provincia di Vibo Valentia -  è davvero drammatico».

Da qui l’appello che Niglia rivolge al Governo Nazionale, affinché, nell’interesse dei cittadini, cambi rotta. «Sono d’accordo con il presidente dell’Upi Alessandro Pastacci - afferma Niglia - nell’incalzare il Governo Renzi. Occorre, infatti, aprire un confronto serrato con Palazzo Chigi per individuare, in maniera celere, soluzioni alternative che consentano il riordino delle istituzioni locali e nel contempo la salvaguardia del posto di lavoro e la valorizzazione delle professionalità del personale dipendente, al fine di garantire ai cittadini servizi  efficienti e di qualità».

Andrea Niglia, intende dunque perseguire, ad ogni livello, anche quello regionale, tutte le iniziative utili a salvaguardare, nell’interesse del territorio, l’istituzione Provincia.

«Al neo governatore della Calabria Mario Oliverio, al quale - dichiara Niglia -  va il mio plauso per l’intenzione di diminuire gli Enti strumentali e di tagliare le indennità di consiglieri e dirigenti regionali, chiedo che i risparmi che ne scaturiranno vengano investiti in servizi al territorio. A Oliverio - conclude il presidente Niglia - rinnovo, quindi, il mio invito a  istituire, con urgenza, l’Osservatorio regionale, per affrontare insieme, nel miglior modo possibile, la delicata problematica delle Province».  

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