DELIBERATA DALLA GIUNTA L’APERTURA DELLO SPORTELLO PROVINCIALE DELLA “BANCA DEL TEMPO”

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08/03/2011

A ciascuno degli aderenti viene intestato un conto corrente e dato un libretto di assegni, periodicamente sottoposti a controllo dall’associazione, sui quali viene riportato il tempo di volta in volta messo a disposizione di altri soci. Le attività delle BdT sono molto diverse: lezioni di cucina, manutenzioni casalinghe, accompagnamenti e ospitalità, babysitteraggio, cura di piante e animali, scambio, prestito o baratto di attrezzature varie, ripetizioni scolastiche e lezioni d’italiano per stranieri.
Le esperienze realizzate fino ad oggi indicano che i soggetti più attivi e interessati sono le donne e le persone anziane, che vivono spesso una condizione di solitudine e isolamento. Donne e anziani subiscono inoltre lo svantaggio di un sistema di relazioni sociali e umane che sottovaluta e relega in secondo piano i lavori di cura realizzati nell’ambito familiare, per far prevalere gli interessi della produzione e del lavoro retribuito.
Per realizzare i suoi obiettivi a forte valenza sociale, la Banca del tempo ha bisogno, almeno parzialmente, del sostegno forte delle istituzioni.
Nel Vibonese, dove la BdT era assente da alcuni anni (una prima esperienza, infatti, per motivi di vario genere, non registrò l’interesse dovuto), è stata dunque la Provincia a volersi assumere tale compito.
Ne spiega le ragioni lo stesso assessore Fera: «Le Province, come è noto, concorrono con le varie associazioni di volontariato a svolgere i compiti di erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali che attengono in maniera precipua ai bisogni di tutte le persone, nonché i compiti di progettazione e realizzazione della rete dei servizi sociali. Le Province, su delega delle Regioni, si occupano quindi della promozione e del coordinamento operativo dei soggetti e delle strutture che agiscono nel settore dei servizi sociali, con particolare riguardo alla cooperazione sociale, alle istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza e al volontariato».
In tale contesto, l’Amministrazione è convinta che l’apertura dello sportello provinciale della BdT porterà ad un’organizzazione più capillare delle forze di volontariato operanti nella nostra provincia, in funzione delle effettive richieste da parte della popolazione.
Lo sportello avrà una propria sede nel Palazzo provinciale e usufruirà di personale già in forza all’Ente, adeguatamente formato, messo a disposizione dall’assessorato alle Politiche sociali.
Lo sportello provinciale della BdT verrà presentato ufficialmente nel corso di un incontro pubblico in programma martedì 15 marzo, ore 16.00, nella sala consiliare.
In quella sede verranno diffusamente illustrate le finalità dell’importante iniziativa, i servizi e le modalità di erogazione.


f.p.
 

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