È scomparsa, a soli 57anni, a causa di un male incurabile, Francesca Bagnato, originaria di Briatico, già segretario generale della Provincia di Vibo Valentia nel biennio 2013-2014, durante il periodo di gestione del Commissario straordinario, Mario Ciclosi.
«Nel triste momento per l’improvvisa e prematura scomparsa del segretario generale, Francesca Bagnato, che ha drammaticamente colpito la sua famiglia e quella più ampia dei ravennati e dei vibonesi, desideriamo esprimere le più solidali e sentite condoglianze e la sincera partecipazione al dolore dei suoi cari e dell’intera comunità. Ne ricorderemo sempre l’autentica coscienza civica e l’impegno professionale profuso, nel rimpianto di una persona ricca di umanità e di valori che lascia anche la nostra comunità vibonese certamente più povera». Scrivono il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano e il segretario generale, Mario Ientile, in una comunicazione ufficiale di cordoglio al presidente della Provincia di Cesana-Forlì, Antonio Fratto, con il quale la Bagnato, aveva lavorato fino a poche settimane fa. «Con estremo dolore comunico che è mancata la nostra segretaria generale della Provincia di Forlì-Cesena, Francesca Bagnato. Il dolore umano e professionale è immenso e le parole mancano di significato per descrivere il profondo sentimento di questi istanti. Francesca - ha evidenziato Fratto - è stata per tutti noi un supporto fondamentale oltre che una persona di grande spessore e personalità».
La notizia ha sconvolto anche i dipendenti della Provincia di Vibo, con i quali la Bagnato aveva instaurato un buonissimo rapporto in un periodo, tra l’altro, assai delicato. «Una notizia agghiacciante che ha toccato profondamente tutto il personale dell’ente. In particolare quanti come il sottoscritto hanno avuto il privilegio di lavorare, fianco a fianco, a una donna eccezionale, dall’alto profilo umano e professionale», ha dichiarato, Pasquale Petrolo, responsabile dell’Ufficio Stampa della Provincia di Vibo Valentia, tra i più stretti collaboratori della segretaria Bagnato nel suo periodo di permanenza a Vibo.
A sottolineare la valenza nazionale di Francesca Bagnato le dichiarazioni del presidente dell’Unione della Province d’Italia, Michele De Pascale. «Sono addolorato per la scomparsa di Francesca, con cui ho avuto modo di lavorare e di cui conservo un caro ricordo sia per le doti umane che per le qualità professionali». A delineare l’alto profilo di Francesca Bagnato, l’eccelso “capitale umano”, ci ha pensato, infine, Luana Plessi, direttore generale Dell’UPI Emilia-Romagna. «Con Francesca il confronto su tutti i temi strategici, legati al personale e a tanto altro, era costante ed era un confronto prezioso avere la sua visione lucida, chiara e precisa su tutto ciò che riguardava il mondo delle Province, perché la sua preparazione dava sempre una risposta ad ogni quesito. Francesca era preparatissima ma sempre assetata di nuove conoscenze, attenta alle novità normative che condividevamo spesso. Era la prima a chiamare per suggerire incontri, confronti, approfondimenti, per andare ai tavoli regionali a rivendicare ciò che ci spettava, sempre con garbo e con quel suo modo delicato ma forte al tempo stesso, con quegli occhi attenti e intelligenti che sapevano scrutare ogni aspetto e a cui non sfuggiva nessun dettaglio. Ai frequenti incontri sui temi del personale in UPI regionale partecipava con entusiasmo, portando sempre nuove idee. Insieme abbiamo condiviso un progetto tutto suo che con la luce negli occhi voleva realizzare attraverso l’UPI e rivolgere a tutte le Province. Un percorso formativo progettato dall’Università Bocconi di Milano, rivolto alla valorizzazione e alla motivazione del personale, perché era da lì che si partiva per costruire la nuova Provincia del futuro. Nel capitale umano credeva tanto e aveva investito tutta la sua professionalità e non potevi non restarne colpito. Spero che questo progetto, già pronto ma rallentato dalla pandemia e dagli eventi che si sono succeduti, possa essere realizzato, anche coinvolgendo l’UPI nazionale. Quello era un suo sogno che vorrei diventasse realtà. Francesca era una persona splendida, con il garbo delle persone speciali».