La decisione è stata deliberata dalla giunta provinciale su proposta congiunta del presidente Francesco De Nisi e dell’assessore alla Pubblica istruzione Pasquale Fera.
«Com’è noto - spiega quest’ultimo - l’Ente provincia è tenuto, ai sensi della Legge 23/96, a garantire agli istituti d’istruzione secondaria superiore del proprio territorio un insieme di strutture e servizi, compresi gli arredi scolastici, che sono fondamentali per il buon funzionamento delle attività didattiche. In tutto il territorio vibonese gli istituti di competenza della Provincia sono 27, con circa 9mila studenti. Occorre, dunque, una notevole quantità di arredi che, a causa soprattutto dell’usura naturale, vanno periodicamente integrati o sostituiti al fine di assicurare agli alunni condizioni di adeguato confort».
È necessario, pertanto, impiegare cospicue risorse finanziarie per far tempestivamente fronte alle richieste di fornitura comunicate annualmente dai vari dirigenti scolastici relativamente a sedie, banchi, armadi e quant’altro.
«Si tratta - aggiunge l’assessore Fera - di un onere di spesa che risulta molto gravoso per le casse dell’Ente, in considerazione soprattutto della contrazione dei trasferimenti statali. Da qui l’idea di coinvolgere i privati, possibilità prevista dalle norme vigenti che permettono alle Province di stipulare contratti di sponsorizzazione diretti a recuperare maggiori risorse che consentano di ottenere un miglioramento della qualità dei servizi e delle attività».
A fronte del loro impegno diretto, ai privati viene garantito di beneficiare della possibilità di esporre piccoli messaggi pubblicitari, promuovendo così la loro immagine in forme e modi espressamente regolamentati da un apposito avviso pubblico che verrà emanato dall’Ente. In sostanza, su ogni arredo sarà possibile apporre una placca o piccolo pannello, delle dimensioni massime di 10 per 5 centimetri, che riporterà la dicitura “Il presente arredo è stato sponsorizzato dalla ditta…”, seguita da un eventuale breve messaggio.
Saranno escluse le sponsorizzazioni riguardanti:
1) propaganda di natura politica, sindacale, filosofica o religiosa;
2) pubblicità diretta o indiretta collegata alla produzione e/o distribuzione di prodotti nocivi alla salute quali, ad esempio, tabacco e alcolici;
3) messaggi che possano risultare variamente offensivi.
«Assicurare agli studenti una proficua e confortevole attività didattica - spiega il presidente De Nisi - è una delle priorità alla quale dedichiamo, da sempre, grande impegno. L’attuale e grave congiuntura economica ha però ridotto sensibilmente le possibilità d’intervento. Ecco, allora, l’utilità di questo nuovo modo di procedere che ci consentirà, a costo zero, di affrontare e risolvere in maniera tempestiva il ricorrente problema della carenza e obsolescenza degli arredi scolastici degli istituti di competenza della Provincia».
f.p.